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CHIRURGIA PLASTICA RICOSTRUTTIVA ED ESTETICA

Il rimodellamento del tuo corpo in assoluta sicurezza


Il termineplastico-ricostruttiva, con cui si designa questo tipo di chirurgia, deriva dal grecoplastikos, ossia "plasmare", "modellare"; è quindi una branca della chirurgia finalizzata alla correzione di difetti morfologico-funzionali.

La chirurgia Estetica è una branca della chirurgia plastica, oggi sempre più frequentemente utilizzata per correggere oltre che vere e proprie patologie anche difetti estetici che comportano disagio al paziente.


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Il lifting brachiale o brachioplastica, è l'intervento chirurgico che corregge l'eccesso di cute dalle braccia; può essere associato o meno a liposcultura. Questa correzione può essere necessaria dopo rapidi ed importanti dimagrimenti che provocano la perdita di tono ed elasticità della cute conferendole un aspetto flaccido, grinzoso ed invecchiato. La cute a causa della perdita di elasticità spesso è solcata da smagliature più o meno profonde. L'intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione; la cicatrice viene nascosta nei casi più lievi nel cavo ascellare o, quando l'eccesso cutaneo da correggere è più importante, sulla superficie mediale delle braccia. Le medicazioni posizionate in sala operatoria verranno sostituite dopo qualche giorno con guaine compressive che rimarranno in sede 2-3 settimane. L'attività fisica porta essere ripresa dopo 15-20 giorni.

Il lifting dell'interno coscia, lifting crurale, corregge l'eccesso cutaneo che residua in genere dopo un rapido ed importante dimagrimento. Può essere associato o meno all'intervento di liposcultura. In genere dopo importanti cali ponderali, i tessuti di questa zona si presentano atrofici, flaccidi, con scarsa tonicità; la cute ha un aspetto poco elastico e mostra smagliature più o meno profonde. L'aspetto della gamba appare in generale invecchiato ed irritato per lo sfregamento con la coscia controlaterale. Nei casi meno gravi la cicatrice viene nascosta nella piega inguinale, nei casi più importanti sarà necessaria una resezione cutanea maggiore è la cicatrice può estendersi verticalmente nella superficie interna della coscia. L'intervento viene effettuato in anestesia epidurale con sedazione o in generale. Le medicazioni poste in sala operatoria verranno sostituite dopo qualche giorno con guaine compressive che il paziente manterrà per circa tre settimane. L'attività fisica potrà essere ripresa dopo 2-3 settimane

L'otoplastica è l'intervento che corregge le orecchie ad ansa, comunemente indicate come orecchie a sventola. Si tratta di uno dei difetti estetici più diffusi. La malformazione effettivamente non costituisce di per sé un difetto funzionale, ma comporta un disagio psicologico tale che spesso il paziente decide di operarsi anche in giovane età. L'intervento viene eseguito in anestesia locale con sedazione. L'incisione viene effettuata nella parte posteriore del padiglione auricolare ed è pertanto non visibile. Dopo l'intervento viene effettuata una medicazione con bendaggio compressivo per un periodo di circa tre settimane.

La mastopessi è l'intervento chirurgico che corregge la ptosi mammaria, ovvero quella condizione di seno cadente che conferisce alle mammelle un aspetto invecchiato e svuotato. È considerato un vero e proprio lifting del seno; può essere necessario dopo gravidanze, seguite o meno da allattamento, oppure dopo importanti dimagrimenti. Esistono varie tecniche chirurgiche per correggere la ptosi mammaria; nei casi meno gravi, correggibili con asportazioni cutanee minime, l'intervento avrà come esito cicatriziale solo una cicatrice intorno l'areola; nei casi dove la resezione cutanea è più importante, sarà presente, oltre la cicatrice periareolare, una cicatrice verticale. A queste può aggiungersi anche una cicatrice orizzontale nascosta nel solco sottomammario. La mastopessi può essere eseguita contestualmente all'impianto di protesi mammaria qualora oltre l'eccesso di cute si desidera correggere il volume della mammella. L'intervento chirurgico è eseguito in anestesia generale o locale con sedazione; la paziente uscirà dalla sala operatoria con medicazioni che verranno sostituite dopo circa 5 giorni da specifici reggiseni che dovrà indossare per circa tre settimane. L'attività fisica potrà essere ripresa dopo circa tre settimane.

La mastoplastica riduttiva è l'intervento chirurgico per ridurre le mammelle di grandi dimensioni. Prevede l'asportazione di tessuto ghiandolare e adiposo della mammella, tessuto cutaneo e rimodellamento del capezzolo. Le dimensioni della mammella dipendono da fattori costituzionale, ormonali e dal peso corporeo. Un seno di dimensioni sproporzionate può provocare dolore alla schiena, solchi sulle spalle lasciati dal reggiseno, irritazioni cutanee, difficoltà per l'attivita fisica ed un disagio estetico. L'intervento chirurgico è complesso è non scevro di rischi. Le complicanze più frequenti sono emorragia, sieromi, alterazioni della sensibilità al capezzolo, asimmetrie, esiti cicatriziali evidenti. L'intervento viene eseguito in anestesia generale e può richiedere ricovero. L'esito cicatriziale può prevedere: cicatrice periareolare. cicatrice periareolare con cicatrice verticale. cicatrice periareolare, verticale e orizzontale. Tali cicatrici saranno in un primo momento molto evidenti e di colore rosso; tale aspetto può persistere per periodi più o meno lunghi e comunque gli esiti cicatriziali sono la complicanza principale di questo intervento chirurgico. La paziente esce dalla sala operatoria con drenaggi, che verranno rimossi dopo circa 5 giorni, e medicazione compressiva che verrà sostituita da uno specifico reggiseno da mantenere per almeno tre settimane.

La mastoplastica additiva è forse l'intervento più richiesto dalle pazienti perché interviene su uno dei simboli di femminilità che meglio identificano il corpo di una donna: il seno. L'intervento di mastoplastica additiva è assolutamente personalizzato e tiene conto delle aspettative ma soprattutto dell'anatomia della paziente, al fine di ottenere un risultato armonico e naturale. Fondamentale risulta quindi il primo incontro con il chirurgo per valutare insieme forma e dimensione delle protesi mammarie e tecnica di impianto, ovvero accesso (solco mammario o periareolare) e posizione delle protesi (retromuscolare, retroghiandolare, dual plane). L'intervento potrà essere eseguito in anestesia generale o locale con sedazione ed ha una durata di circa un'ora e mezza. Il decorso post-operatorio ed i tempi di guarigione dipendono dal tipo di intervento effettuato e sono assolutamente soggettivi, ma generalmente è consigliabile considerare una prima settimana di riposo assoluto ed mese per riprendere la normale attività fisica.

La blefaroplastica è un intervento chirurgico che mira a rimuovere le borse adipose è l'eccesso di cute delle palpebre superiori ed inferiori. L'obiettivo è rendere lo sguardo meno appesantito e donare ringiovanimento allo sguardo.
Le incisioni vengono effettuate in corrispondenza della piega della palpebra superiore, immediatamente sotto il bordo ciliare della palpebra inferiore o internamente a livello congiuntivale; in tal modo le cicatrici saranno impercettibili.
L'intervento viene eseguito in regime di day hospital in anestesia locale ed eventualmente con una leggera sedazione.
Il decorso post operatorio prevede la rimozione dei punti dopo cinque giorni. Bisogna però considerare che edema ed ecchimosi potranno persistere per tempi più o meno lunghi e variabili da paziente a paziente.

L'estetica dello sguardo ha un ruolo essenziale nell'espressività del viso. L'invecchiamento della regione perioculare si manifesta con la ptosi del sopracciglio, con la blefarocalasi ( cedimento della pelle della palpebra) e con l'accumulo di adipe palpebrale; queste alterazioni conferiscono allo sguardo un aspetto stanco, invecchiato e triste. L'intervento di lifting del sopracciglio, da solo o combinato con la blefaroplastica, ridona giovinezza ed espressività allo sguardo. Il paziente candidato per l'intervento di lifting del sopracciglio esegue dei controlli preoperatori per essere preparato ad un'anestesia locale con sedazione; l'intervento prevede un'incisione collocata tra i peli del sopracciglio, quindi nascosta e non visibile. La ripresa della attività lavorativa sarà possibile dopo una settimana.

Il termine ginecomastia indica la presenza di mammelle oltremodo sviluppate nell'uomo. Nella pubertà non è raro riscontrare lo sviluppo della ghiandola mammaria anche in individui di sesso maschile, ma normalmente questo è seguito da un processo di atrofia. Se ciò non avviene nell'età adulta ci sarà la presenza di questo tessuto mammario con conseguenze spesso negative da un punto di vista psicologico; questa condizione prende il nome di “ginecomastia vera”, ed è spesso conseguenza di alterazioni dell'assetto ormonale o alterazioni del metabolismo epatico. Un aumento del volume delle mammelle può anche dipendere da un accumulo di tessuto adiposo ed in tal caso si parla di ginecomastia falsa. Fare la giusta diagnosi è importante per preventivare il tipo di intervento da effettuare. Infatti la ginecomastia vera si tratta con l'asportazione chirurgica della ghiandola mentre la ginecomastia falsa può essere trattata con la liposcultura del torace; a volte può essere necessario abbinare le sue tecniche. Dopo l'intervento la zona operata viene medicata con un bendaggio compressivo. La compressione viene mantenuta per circa tre settimane.
La ritidectomia, conosciuta anche come di lift facciale, ritidoplastica e più genericamente lifting è un procedimento chirurgico tramite il quale si corregge il cedimento dei tessuti del viso; quasi sempre viene effettuato contestualmente al lifting del collo. Lo scopo del lifting cervico facciale è donare un aspetto più giovane a viso e collo. L'intervento può essere effettuato in anestesia generale o locale con sedazione in base all'atto chirurgico preventivato. Le incisioni vengono effettuate in corrispondenza dell'attaccatura dei capelli e nelle pieghe naturali della cute in modo da rendere invisibili le cicatrici. Il decorso post operatorio prevede una medicazione compressiva per circa quattro giorni che verrà poi sostituita da un tutore elastico che dovrà essere mantenuto in sede per un periodo di tempo variabile che dipende dal tipo di intervento effettuato.

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